High School by Miss Black

High School by Miss Black

autore:Miss Black [Black, Miss]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893153867
Google: 2IGcCgAAQBAJ
editore: Miss Black
pubblicato: 2015-09-24T22:00:00+00:00


6.

Barcollammo fino al letto, ancora fradici di sudore e semi-vestiti. Scalciai via scarpe, pantaloni e mutandine. Edward fece lo stesso. Poi mi tirò verso di sé e mi abbracciò. Mi baciò i seni, prima di abbandonarvi sopra la testa.

«Ah, Kat, quanto mi sei mancata. Non me ne sono reso conto finora». Mi baciò di nuovo una tetta. «E quella fichetta stretta…»

Risi sottovoce. «Quando non hai paura di chissà che sei molto più spigliato, signor Ford».

Lui mi leccò un capezzolo. Piano, girandogli attorno con la lingua e poi succhiandolo gentilmente. Sentii un brivido che mi correva giù lungo la spina dorsale.

«Mh-mh. E non ho finito, per stasera. A meno che tu non voglia fermarti qua».

Gli infilai le dita tra i capelli, mentre lui mi titillava con la lingua l’altro capezzolo. «Non credo proprio. Non avevo finito nemmeno cinque anni fa, ma non era un buon momento. In ogni caso ti preferisco, meno educato e rispettoso. Sei piuttosto sexy, quando lasci vedere che ne hai voglia».

Le nostre gambe erano intrecciate e io iniziai a sfiorarlo su un fianco, morbida e invogliante. Per lui era presto, lo sapevo, ma io ero già pronta di nuovo.

«Ne avevo voglia anche allora, eh» borbottò Edward.

«Ma mi lasciavi condurre il gioco».

«Per forza. Non mi sarei sentito a posto, altrimenti. La tua inesperienza era eccitante e terrorizzante nello stesso momento».

Sorrisi appena, ricordando il modo in cui gli saltavo addosso. «Sì, hai fatto bene a lasciarmi sperimentare quello che volevo. Ma adesso, no?».

Edward sollevò gli occhi verso di me. «Adesso» ripeté.

«Ora non ti porrai limiti, giusto?».

Lui mi infilò una mano tra le gambe, posandola a coppa sul mio sesso. «Qualche limite dobbiamo porcelo tutti. Ma non sei più una ragazzina, io non sono più il direttore della tua scuola, quindi non penso che me ne porrò troppi».

«Non mi interessava che tu fossi il direttore, mi credi?» mormorai. Mentre lo dicevo gli strofinavo la fichetta sul palmo, giusto nel caso non avesse capito che ne avevo voglia. «Non mi piacevi per quello. Non era la classica sbandata per il professore o roba del genere. Ma ammetto che mi piaceva che fossi adulto».

Mi rivolse un mezzo sorriso, vagamente a disagio. «Non piaceva a me».

«Che cosa? Essere l’adulto?».

Prima di rispondermi mi leccò lentamente il collo. «Che tu non lo fossi. Oh, che non sapessi come si succhia un uccello mi attizzava, intendiamoci, ma avrei preferito che facessi finta di non saperlo, se capisci quello che intendo. E ora…»

Lo guardai. «E ora?».

Assunse un’espressione pensierosa, prendendo ad accarezzarmi sull’esterno della fichetta. Ogni carezza mi trasmetteva un brivido di piacere. Sentii che il sangue affluiva al mio sesso, sempre di più, irrorandolo tutto. Era già umido, ma diventò sempre più bagnato, mentre le grandi labbra si dischiudevano leggermente. Sospirai, desiderando che mi penetrasse almeno con le dita.

Edward continuava a guardarmi con in viso un’espressione riflessiva.

«A che cosa pensi?» chiesi.

«Ora ti faccio vedere» rispose. Senza dubbio si rendeva conto di quanto fossi bagnata. Lo guardai tra le gambe e vidi che era di nuovo eretto. Allungai una mano per accarezzarlo.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.